Cookie

Assemblare un NAS “fai da te”

Pubblicato da TheJoe il

Tempo di lettura stimato: 5 minuti

Attenzione


Questo articolo è stato pubblicato più di un anno fa, potrebbero esserci stati sviluppi.
Ti preghiamo di tenerne conto.

Se ancora non ti ho convinto sulla scelta del NAS per la tua casa o per la tua attività, e hai tanta voglia di sperimentare, spero apprezzerai l’articolo di oggi. Oggi ti parlo di quali componenti scegliere per “costruire” un NAS in autonomia, che non sia legato ad alcun produttore in particolare, con cui potrai sbizzarrirti nella scelta delle componenti hardware. Per sbizzarrirti con il software dovrai attendere qualche articolo. Il discorso è lungo e ne parleremo un po’ più avanti.

Inizio subito col rivelarti che il NAS altro non è che un vero e proprio PC connesso alla rete. All’interno del NAS sono celate esattamente le stesse componenti che troveresti in un comune PC, ma ottimizzate per occupare meno spazio e di certo, visti i compiti base che si troverebbe a svolgere, meno potenti di quelle di un computer classico.

In ogni caso nell’articolo di oggi sceglierò componenti piuttosto potenti per un NAS, cosicché possano durare il più a lungo possibile senza bisogno di modifiche. Avrei potuto basare il progetto sul Raspberry Pi, e c’è chi è si è divertito a farlo, ma a mio avviso la potenza di calcolo del Raspberry non riuscirebbe a supportare uno streaming audio / video importante in modo decente.

Scheda madre

Sicuramente consiglio una mini-ITX, meglio se con processore integrato. Difficilmente comprerai un processore differente per effettuare un upgrade.

Qui sotto trovate tre soluzioni fanless. Ad alcune è possibile collegare una ventola, ma senza ventole ridurrai al minimo i rumori.

ASRock
Q1900M
ASRock
Q1900B-Itx
Gigabyte
GA-J3455-D3H
Raffreddamento:Fan o fanlessFanlessFan o fanless
Compra:
Chipset:IntelIntelIntel
Processore:J1900 (2 GHz)J1900 (2 GHz)J3455 (2,3 GHz)
Connettori SATA:2 x SATA2 3.0 Gb/s2 x SATA2 3.0 Gb/s2 x SATA3 6.0 Gb/s (espandibili)
RAM:Dual channel, fino a 16GBDual channel, fino a 16GBDual channel, fino a 16GB
PCI:2 x PCI Express 2.0 x1 Slots2 x PCI Express 2.0 x1 Slots2 x PCI Express 2.0 x1 Slots
RJ45:Si (supporta WOL)Si (supporta WOL)2 x Realtek® GbE LAN (supporta WOL)
USB:6 USB 2.0 (3 frontali, 3 dietro)
1 USB 3.1 Gen1
5 USB 2.0 (2 frontali, 3 dietro)
1 USB 3.1 Gen1
6 USB 2.0 (4 frontali, 2 dietro)
4 USB 3.1 Gen 1 (2 frontali, 2 dietro)
VGA:SiSiSi

Costi contenuti, poco ingombro e potenza di calcolo simile a quella di un desktop di fascia medio-bassa (anche un po’ di più). Inoltre in tutti e tre i casi può essere installata una RAM fino a 16 GB, e non sono molti i NAS commerciali che possono vantare una una RAM così copiosa (oppure a rendere possibile una futura espansione).

Scommetto che hai notato l’ubicazione delle porte USB. In effetti nella tabella ho usato il termine “frontali” per brevità, volendo indicare l’header USB. Dovrai infatti prestare attenzione a installare il software in un disco differente rispetto allo storage. La cosa più semplice è acquistare un cavo come questo e collegarlo alla scheda madre, poi prenderai un cavo come questo e lo collegherai al cavo precedente, poi prenderai un disco da 2,5″ e lo collegherai finalmente al cavo precedente. Su questo disco installerai il sistema operativo e tutto il software necessario alla gestione dei dati.

Questo volo pindalico è purtroppo necessario. Occorre andare da una interfaccia IDC a una interfaccia SATA. Online non sono riuscito a trovare soluzioni in tal senso, l’unica alternativa sembra essere una conversione “IDC – USB” e “USB – SATA”. Non è la soluzione più elegante, né la più veloce, ma è anche vero che il computer che stiamo assemblando è un NAS e non richiederà né velocità, né potenza di calcolo estreme.

Disco per il sistema

Come già detto questo disco non conterrà alcun dato utente, ma solo ed esclusivamente il sistema operativo e gli applicativi necessari per la gestione dei file e dei servizi attivi sul NAS. Personalmente non spenderei grandi cifre per dischi di grandi dimensioni. Un piccolo disco SSD da 32 o 64 GB sarà più che sufficiente.

RAM

Le schede madri elencate nell’articolo supportano tutte fino a 16GB di RAM e hanno tutte due slot disponibili per installarcela. Dovrai installare tanta RAM quanta te ne servirà. La logica, per un sistema con 8GB di RAM, vorrebbe che installassi due moduli da 4GB ciascuno, io invece ti suggerisco di installarne uno solo da 8GB totali. Quando vorrai fare un upgrade potrai passare a 16GB comprandoti uno slot aggiuntivo da 8GB, senza dover trovare il modo di sbarazzarti dei vecchi moduli da 4GB.

Guarda qui:  Controllare lo spazio libero sul disco con "duf"

E comunque due moduli da 8GB non sono così cari:

Dischi dati

Questo è un componente importante, su cui non dovrai risparmiare. I dischi dati sono il supporto nel quale risiedono fisicamente i tuoi dati e, a meno di non volerli perdere per sempre, vale la pena di spendere qualche euro in più, ma di portarsi a casa un prodotto di qualità.

Non tutti lo sanno, ma esistono dischi fatti apposta per i NAS. Dischi progettati per rimanere accesi 24h al giorno, i cui giri al minuto sono ridotti per migliorarne la durata e sono silenziosi. Solitamente i dischi contrassegnati con il rosso (red) sono pensati per i NAS.

Con svariati collegamenti SATA alla motherboard potrai decidere se configurare o meno un RAID.

Un sistema “non RAID” permette l’utilizzo di entrambi i dischi (poniamo di averne due) contemporaneamente. Due dischi da 1TB verranno visti dal sistema come un unico disco da 2TB. Un “RAID 1” invece permette di salvare lo stesso dato contemporaneamente su entrambi i dischi da 1TB, rendendoli di fatto identici.

Il consiglio che ti do è di configurare a livello software il RAID 1 (lo vedremo nei prossimi articoli) e di salvare i tuoi dati in modo “speculare” su due dischi.

Una delle cose fra le più importanti è anche la marca del disco. Dovrai comprarne due diversi, di marche diverse, ma della stessa dimensione.

Avere dischi di marchi differenti permette nel caso una partita di produzione fosse difettata di escludere il disco “malato” tenendo quello sano. Se li comprassi della stessa marca in caso di difetto di produzione può essere possibile che smettano entrambi di funzionare contemporaneamente, vanificando il vantaggio di aver configurato il RAID 1.

Esistono diverse varianti del sistema RAID, non solo il RAID 1, ma non è il tema dell’articolo e in ambito domestico non credo dovremmo prenderli in considerazione. Se vuoi approfondire Wikipedia ha una pagina molto dettagliata sull’argomento.

WD RED
WD40EFRX
Seagate IronWolf
ST4000VN008
Produttore:Western DigitalSeagate
Acquista:
Fattore forma:3,5″3,5″
Capacità:4TB4TB
Interfaccia:SATA 6.0 Gb/sSATA 6.0 Gb/s
Capacità r/w:180 MB/s180 MB/s
Rotazioni del disco:5400 rpm5900 rpm

Attenzione a non comprare i WD40**EFAX e in genere tutti quelli che dichiarano di utilizzare la tecnologia SMR. Anche se dichiarati compatibili utilizzano una tecnologia che rende difficile il recupero dei dati in caso di disk failure.

Case

Per la scelta del case dovrai tenere in considerazione l’ingombro totale dell’apparecchio e l’ingombro interno del case. Non possiamo prendere un case più piccolo della scheda madre, come non avrebbe senso prenderlo più grosso del necessario.

Ovviamente all’aumentare dei dischi installati aumenterà il volume del case. Nel nostro caso abbiamo 4 connettori SATA sulla motherboard che possono essere integrati con altri 4 connettori su una PCI installabile a parte: la Syba. Nella configurazione più completa avresti un totale di 8 dischi backup.

Alimentatore

Andando ad alimentare più dischi, anche l’alimentatore deve essere dimensionato a seconda di ciò che ci attacchiamo. Se stiamo sopra ai 400W non avrai problemi, e visto che stiamo assemblando un dispositivo che rimarrà acceso – presumibilmente – giorno e notte il mio consiglio è di acquistare un alimentatore silenzioso.

Sistema operativo

Per quanto riguarda il sistema operativo non ho grandi suggerimenti da dare. I sistemi più famosi nel settore come Synology (da cui deriva Xpenology) e Open Media Vault sono senz’altro efficaci e su misura per un progetto del genere. Tieni presente però che, come già detto, un NAS è a tutti gli effetti un computer. Puoi installare una qualsiasi distribuzione Linux con o senza interfaccia grafica (meglio senza), o meglio la versione server della tua distribuzione preferita.

Esistono diversi pacchetti per amministrare il proprio server e, a meno che tu non voglia installare una soluzione commerciale come cPanel o Plesk, ti consiglio di leggere un articolo sull’argomento che scrissi qualche tempo fa.

Conclusioni

In questo articolo hai trovato diverse alternative hardware, tutte compatibili tra loro, per assemblare il tuo NAS fai-da-te. Non credere che i NAS commerciali siano molto differenti da uno che assemblerai, solo saranno più compatti. Un po’ la stessa differenza che c’è tra un computer portatile e un fisso.

Il grande vantaggio di una soluzione fai-da-te come questa è la possibilità di sostituire componenti guaste o lente, potrai aggiungere dischi e RAM a piacimento… questo con un NAS commerciale non lo puoi fare.

Oh, poi se non ti ho convinto e vuoi comprarti un NAS bell’e pronto puoi sempre controllare quale sia stato il migliore del 2020.


TheJoe

Mantengo questo blog a livello amatoriale dal 2009. Sono appassionato di grafica, tecnologia, software Open Source. Fra i miei articoli non sarà difficile trovarne circa la musica, ed alcuni di riflessioni personali, ma preferisco indirizzare la linea del blog principalmente verso la tecnologia. Per informazioni contattami.

0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.