BIMP: il plugin per GIMP che automatizza alcune funzioni
Attenzione
Questo articolo è stato pubblicato più di un anno fa, potrebbero esserci stati sviluppi.
Ti preghiamo di tenerne conto.
Uno dei maggiori motivi di frustrazione per un utente che passa da Photoshop a Gimp (“uno dei motivi”, di certo non l’unico e non dico che siano pochi) è la mancanza di un batch editor integrato che automatizzi le funzioni del programma.
Poniamo il caso di dover anche solo una ventina di foto scattate con il bianco bilanciato in modo erroneo, o tutte con una esposizione troppo bassa. Le operazioni per “migliorare” le foto sono sempre uguali per tutti gli scatti, ma per ognuno dovremo operare indipendentemente. Se stessimo usando Photoshop adotteremmo il Batch Processing: salvando il workflow usato sulla prima foto potremo applicarlo a tutte le altre in una sola volta.
Gimp è sempre stato lacunoso da questo punto di vista, ma per alcune operazioni ci possiamo affidare a BIMP (Batch Image Manipulation Plug-in). Come dice l’acronimo BIMP è un plugin per la manipolazione in serie di più immagini. Nessuno si faccia illusioni: questo plug-in non trasformerà Gimp in Photoshop, ma andrà a semplificare alcune delle operazioni che faremmo foto per foto all’interno di Gimp.
Le operazioni supportate dal plugin sono:
- Resize – Ridimensiona
- Crop – Ritaglia
- Flip or Rotate – Rifletti o Ruota
- Color correction – Correzione colore
- Sharp or Blur – Affila (rendi nitido) o sfoca
- Add Watermark – Aggiungi watermark
- Change format and compression – Cambia formato e compressione
- Rename with a pattern – Rinomina con pattern
- Other Gimp procedure – Altra procedura Gimp
Megli specificare che BIMP lavora esclusivamente con l’immagine data da un livello. Qualora avessimo una immagine su più livelli, BIMP semplicemente non funzionerà.
Cliccando su “Altra procedura di Gimp” sarà possibile selezionare uno qualsiasi degli script interni a Gimp. Le potenzialità di questo programmino aumentano di molto, ma purtroppo non avremo né l’anteprima live, né il drag and drop di ciò che stiamo facendo, ma una interfaccia in cui inserire i parametri numerici di fatto operando “alla cieca”.
Per questo genere di cose ho sempre utilizzato Phatch, ma ormai sta diventando un po’ vecchio e sicuramente è un bel po’ limitato (l’ultima release è del 2010… 10 anni fa). BIMP è utilizzabile, certamente… anche se ancora un po’ scomodo.
0 commenti