Brackets: l’editor “di” e “per” HTML / CSS e JavaScript
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Ok, il titolo non è un granché, ma non sapevo proprio come spiegare in poche parole che Brackets serve per scrivere codice HTML, CSS e JavaScript, ed è anche scritto in HTML, CSS e JavaScript. State già andando il loop, vero?
Personalmente, per la scrittura di HTML e CSS mi sono sempre trovato bene con Gedit, l’editor integrato in Gnome. Scelsi Gedit per l’interfaccia priva di fronzoli e per la possibilità di personalizzarlo (anche ampliandone le funzioni tramite i plugin). Le impostazioni base sono scarne, ma “girovagando” fra le preferenze si possono abilitare diverse funzioni per farlo diventare un editor completo.
Tutto ciò fino a ieri sera, quando casualmente capitai sul sito di Brackets. Spaventerebbe qualcuno sapere che Brackets è stato rilasciato sotto licenza MIT, ospitato su GitHub da Adobe? Proprio così, Adobe ha un piccolo parco progetti open source, ed è sponsor attivo del progetto Apache. Nell’ambito dei suo progetti open source ha inserito Brackets sviluppandolo per Windows, OS X e Linux. Alla fine credo sia stato semplice il porting sui diversi sistemi operativi, visto che Brackets è web based.
Di seguito il video promozionale, che dimostra gran parte delle funzioni e vi avvicinerà all’idea.
L’installazione di Brackets su Ubuntu è semplice, il pacchetto “.deb” precompilato per le architetture 32 e 64 bit è scaricabile dal sito ufficiale, mentre su GitHub troviamo il codice sorgente pronto da clonare (per tutte le altre distribuzioni). Chi ha invece il repository webupd8 abilitato (ppa:webupd8team/brackets
) potrà installarlo tramite repository.
[Per chi non ha visto il video] Ok, ma cosa fa di Brackets un editor migliore di quello che uso?
Ci sono almeno due grandi punti di forza presenti in Brackets che non trovo nei suoi competitors:
- Brackets permette la modifica del CSS relativo all’HTML che stiamo editando aprendo uno snippet direttamente nel codice HTML tramite la funzione “quick edit” (“Ctrl” + “E“).
- Brackets permette di controllare il layout del progetto al quale stiamo lavorando in tempo reale, tramite la “live preview” (funziona solo con Chrome o, come nel mio caso Chromium).
- Aggiungerei un terzo punto di forza: Brackets è leggero, si avvia in un attimo e anche il download per Linux pesa 46MB (Gedit, che è molto leggero, pesa 85MB… quasi il doppio).
Se poi vi va di farvi un giro sul sito ufficiale (tutto in inglese) troverete delle interessanti funzioni, tipo il selettore colore integrato nell’editor CSS o le estensioni scaricabili dall'”extension manager” integrato, che potranno farvi risparmiare del tempo prezioso in fase di produzione.
E dopo i pro… i contro
Fin’ora, dopo qualche giorno di utilizzo ho trovato lenta la funzione ricerca all’interno del file aperto. Se il file è grande la ricerca è sensibilmente rallentata, anche perché si tratta di una ricerca live (non aspetta il tasto “invio”, ma cerca alla pressione di ogni tasto).
A parte questo, tutto bene.
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