Tutorial: cautelarsi dall’utilizzo non autorizzato delle nostre foto con Gimp
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Nel precedente articolo abbiamo velocemente accennato la tecnica dell'”invisible watermark“, una tecnica che ci consentirebbe di dimostrare la paternità di una fotografia digitale. Il funzionamento (come già descritto) è semplice. Il principio alla base di tutto è avere una immagine “x” (la mia foto originale che devo tenere solo io) e creare una immagine “y” (la foto contenente il watermark invisibile da far circolare in internet). Per dimostrare di essere l’autore della foto basterà mettere a confronto sovrapponendo tramite una particolare procedura grafica le due immagni. Magicamente comparirà il watermark con il nostro nome e le informazioni sul copyright.
Per il nostro tutorial useremo Gimp e prenderemo spunto dalla pagina del Plugin Registry dedicata al Photo Watermark, ma con una differenza che farà… la differenza.
Per prima cosa apriamo la foto che vogliamo marcare. Ho fatto dei test con qualsiasi tipo di foto, per il tutorial ho deciso di usare una foto ben contrastata.

Andiamo nei menù “File” – “Crea” – “Photo Watermark”. Ho usato i seguenti parametri.

Gimp creerà una immagine contenente il nostro watermark.

Ora torniamo alla foto iniziale e clicchiamo su “Filtri” – “Render” – “Photo” – “Watermark”.

Sembra che non sia successo niente, ma se prestiamo attenzione al tab dei livelli vediamo che è stato aggiunto un livello “watermark” con una opacità del 3%.

Se prestate attenzione all’immagine però, vi renderete conto che soprattutto nelle zone scure (ma anche in quelle chiare) è visibile in controluce il watermark, provate a zoommare. Se uno ci vuole rubare l’immagine lo può anche rimuovere. A questo punto suggerisco una variante rispetto al breve tutorial del Plugin Registry, proviamo ad abbassare l’opacità a “1”. Anche zoommando non noterete differenze. Quest’ultima immagine che salveremo sarà la nostra immagine “y”. Salviamo e pubblichiamo la foto su Flickr.
Ora possiamo fare la prova del nove e vedere se abbiamo tutti gli strumenti per dimostrare di avere la paternità della foto.
Apriamo con Gimp l’immagine “y”, clicchiamo su “File” – “Apri come livelli” e selezioniamo la foto “x”, l’originale. Se le due foto non sono state ulteriormente ritoccate dovrebbero essere perfettamente sovrapponibili.
Selezioniamo il livello “x” (l’originale) e cambiamo la modalità della foto da “Normale” a “Estrazione grana”.

L’immagine ci apparirà come tutta grigia.

Fondiamo i due livelli in uno solo e clicchiamo su “Colori” – “Livelli”.

E clicchiamo sul pulsante “Auto”. Il risultato è immediato.

Il “contro” di questa procedura è che se viene realizzata un’opera derivata dalla nostra foto (variazioni nel colore o degradamento dell’immagine), tutto questo procedimento non è più utile.
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