Rilasciato Gimp 2.8
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E’ di un paio di settimane fa la notizia del rilascio della versione 2.8 di Gimp. Il team di sviluppo di Gimp ha deciso di rilasciare la versione stabile alternata alla versione di sviluppo, infatti l’ultima versione utilizzabile (consigliata) per la produzione era la 2.6. Molti lettori avranno sicuramente installato la 2.7 però, una versione beta a cavallo fra le due versioni stabili utile ad avere qualche anteprima delle novità e a testarne l’effettiva stabilità. Rispetto alle ultime versioni 2.7 la stabile non presenta sorprese. La più importante (o forse quella che aspettavo da più tempo) è la possibilità di processare le immagini a più di 8bit. Questo significa una profondità di colore maggiore (16bit e 32bit). Di seguito le novità introdotte:
Interfaccia a finestra singola
Rispetto a tutte le versioni precedenti, questa versione permette di unificare tutte le finestre di Gimp in un unica finestra, e di spostare i vari tab (Livelli, Tracciati, Opzioni strumenti, ecc.) all’interno della finestra madre per ordinare gli strumenti a seconda delle esigenze degli utenti. E’ possibile abilitare la finestra singola, ma anche lasciare le varie finestre flottanti come nelle vecchie versioni. Dipende dalle preferenze di ciascuno.
Colonne multiple nell’interfaccia a finestra singola
Un altro aspetto degno di nota è senza dubbio la possibilità di organizzare gli strumenti su più colonne, come in figura in pochi click ho diviso gli strumenti da una a due colonne. Questa è una delle cose più utili su schermi wide di grandi dimensioni.
Finestra del puntatore
Le informazioni sul puntatore sono state “esportate” in una finestra agganciabile. In questo modo è possibile analizzare l’immagine pixel per pixel, sia che si voglia lavorare in RGB, sia in CMYK.
Salvataggio ed esportazione
Con questa nuova funzione finalmente verranno evitati spiacevoli equivoci nel salvataggio delle immagini. Mi è capitato più di qualche volta che alcuni utenti si lamentassero che dopo aver salvato come JPG non riuscissero più ad aprire il file originale con i livelli separati. Da oggi è possibile salvare solo in formato XCF (nativo di Gimp), che supporta la separazione dei livelli, ed esportare in tutti i formati disponibili fino ad oggi. Spero che non mi venga chiesto perché quando carico un XCF sul web non vedo l’immagine.
Gruppi di livelli
Per le composizioni complesse, una sola “palette” di livelli è abbastanza riduttivo, specialmente se stiamo lavorando su immagini con decine di livelli. La soluzione è raggruppare i livelli appartenenti alla stessa categoria, in modo che se nascondiamo un gruppo di livelli vengono nascosti tutti i livelli di quel gruppo.
Inserimento testo “on-canvas“
Anche per il testo è stato introdotto il nuovo metodo di inserimento direttamente sull’immagine. Basterà evidenziare le parole, cambiare carattere, dimensione, colore, stile e tutto verrà mostrato in real time sull’immagine senza finestre intermediarie.
Per la lista completa delle novità, rimando alla pagina “release notes” del sito ufficiale (in inglese).
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