Fotografia: alcuni principi base
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Quando parliamo di “fotografia” non parliamo solo di un vile processo meccanico mediante il quale la luce viene catturata da un sensore, convertita in impulsi elettrici, salvata su una memoria e resa disponibile alla visione. Certamente parliamo anche di questo, ma soprattutto di “composizione“, in un certo senso di “arte“.
Per la buona riuscita di una foto occorre tenere presente qualche piccola regola che se applicata ci darà il vantaggio di non dover trascendere dalla foto originale in post produzione.
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Decidere quale sia il soggetto della foto
Il soggetto in uno scatto è uno degli elementi più importanti. Non possiamo scattare “a caso” e pretendere di trovare qualcosa di bello quando scarichiamo le foto. L’errore più grande è voler fotografare “tutto“, perché altrimenti perderemmo quell’istante. In realtà la fotografia va un po’ ragionata. L’osservatore che coglie una scena deve decidere cosa fotografare e cosa no, calcolando anche che una volta che guarderemo la fotografia non saremo più nella stessa scena, e le emozioni saranno differenti. Direi che è importante (e anche molto difficile) scegliere quali emozioni comunicare con la fotografia.
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Qualche regola di composizione
Il soggetto è importantissimo, ma riprenderlo “male” è un errore. L’occhio umano compie delle azioni sempre uguali, il gusto è soggettivo, ma alcune regole sono uguali per tutti. La regola dei terzi è una delle regole alle quali è assoggettato l’occhio. Per una composizione non banale è consigliabile (poi ognuno può decidere di usare lo stile che preferisce) far corrispondere i punti “importanti” della composizione alle intersezioni delle linee guida presenti nell’immagine che segue.
Idealmente dividiamo l’immagine in 9 parti: 3 verticali e 3 orizzontali.
Due punti di corrispondenza su tre sono già un buon risultato, tre sono molti e vanno usati solo in certi casi, con quattro facciamo cappotto, ma c’è il rischio di appesantire la composizione. L’immagine di esempio ha tre punti in comune.
Quest’altra uno solo.
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La profondità di campo
O per dirla con parole comuni “lo sfondo sfocato”.
Impostando il diaframma molto aperto (valori f. bassi) è possibile mettere a fuoco un punto preciso della scena. Viceversa con un diaframma molto chiuso (valori f. alti) metteremo a fuoco gran parte dell’inquadratura, aumentando di conseguenza i tempi di esposizione. Tutto dipende da come preferiamo scattare, e dal risultato che vogliamo ottenere. Nel seguente caso l’uccello è a fuoco, ma il muro su cui è appoggiato no. Questo conferisce maggiore importanza al soggetto.
Viceversa nello scatto che segue tutto sembra essere a fuoco.
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Foto troppo chiare o troppo scure
Il termine tecnico è “bruciare” la foto.
Ormai anche in molte delle compatte economiche è presente la funzione “istogramma“. Forse avrei dovuto intitolare la categoria “L’istogramma: questo sconosciuto“.Vediamo com’è fatto e a cosa serve.
Qui sopra trovate una rappresentazione dell’istogramma, forse non è uguale a quello della vostra fotocamera, ma il funzionamento è sicuramente lo stesso. Il triangolino in basso a sinistra indica il nero perfetto, le zone della foto in cui i pixel sono completamente spenti, dalla parte opposta invece troviamo il bianco perfetto. Infatti il primo terzo dell’istogramma corrisponde alle zone d’ombra (prevalentemente scure), il secondo terzo ai mezzi toni, il terzo finale alle luci. In pratica l’istogramma indica in modo inequivocabile le percentuali di luce catturate. Usarlo bene significa fare in modo che il grafico (il grande biscione nero) non esca dai bordi laterali dell’immagine. Nel caso fuoriuscisse dalla parte sinistra la foto sarebbe sottoesposta, al contrario sarebbe sovraesposta e, in entrambi i casi, dovremmo regolarci di conseguenza.
Nella foto che segue il contrasto è accentuato, e non è stata effettuata alcuna correzione digitale.
Concludo con una riflessione. L’elemento più importante in fotografia infine è la luce. Scegliere bene il taglio della foto per carpirne le sfumature di luce è forse la cosa più importante. Diciamo pure che la luce sta alla fotografia come le pentole stanno alla cucina. Senza è impossibile fotografare.
4 commenti
DaAsFlickered · 10 Novembre 2011 alle 4:44 PM
zenzore!! 😀
vale · 10 Novembre 2011 alle 11:17 AM
oddio sembri Farina!XD
bravo TheJoe bell’articolo 🙂 l’ho anche linkato!
TheJoe · 9 Novembre 2011 alle 12:28 PM
Eheh.. grazie davide!
DaAsFlickered · 8 Novembre 2011 alle 6:41 PM
ottimo articolo Joe!! 🙂