Dove si trova in Fedora “Risorse del Computer”
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Esistono diversi modi di effettuare le analisi di accesso ad un sito, uno fra tanti è “Google Analytics“. In breve Google mette a disposizione a titolo gratuito un servizio utile al webmaster per capire l’andamento del proprio sito su internet, monitorare gli accessi, controllare la frequenza con cui un visitatore torna sul sito, le sezioni più cliccate, le meno cliccate ed anche le parole chiave che dopo la ricerca indirizzano al sito.
Oggi però non parliamo di Google Analytics, darò invece una risposta ad alcuni utenti che si sono chiesti dove si trovi “Risorse del Computer” in Fedora. Sembra infatti che venga indicizzato in questo modo un mio vecchio articolo in cui parlavo della virtualizzazione di Windows con Virtualbox, nulla a che vedere con la stringa in oggetto, ma evidentemente qualcuno vorrebbe una risposta al quesito.
Partiamo col dire che “Risorse del Computer” è un’invenzione di Microsoft, è stata introdotta la suddetta icona a partire dalle prime versioni di Windows dotate di interfaccia grafica, e sembra che resista anche nelle ultime versioni. Personalmente ritengo la suddetta icona abbastanza inutile se non fuorviante, l’utente ha la percezione di un ordine gerarchico nel disco fisso completamente distorta.
Fedora (ed in genere qualsiasi distribuzione GNU/Linux) è sprovvista dell’icona in questione, e gestisce tutto in modo più intelligente. Solitamente si clicca su “Risorse del Computer” per accedere alle periferiche esterne (memorie di massa USB, dischi esterni, CD / DVD, ecc.), in Windows vengono visualizzate sotto “Risorse del Computer“, in GNU/Linux vengono caricate sul desktop. Ad ogni modo alcune versioni di Fedora (sicuramente le più antiche) non mostrano le periferiche sul desktop, è possibile accedervi semplicemente (per chi usa Gnome) dal pannello superiore alla voce “Risorse” (non a caso) selezionando la periferica di interesse.
Se il problema è masterizzare esistono poi dei tool integrati in Nautilus (il file manager di Gnome) per la masterizzazione, ma tenderei a sconsigliarli favorendo invece il buon K3B (un po pesantino per via delle librerie di KDE, ma sempre funzionale) che solitamente non fallisce.
Sperando di aver fugato ogni dubbio in merito attendo un eventuale commento di feedback.
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